Water for All e l'emergenza Covid-19
Il nostro aiuto ai rifugiati siriani
In alcune aree nel mondo l’impatto della pandemia Covid-19 è stato, ed è tuttora, devastante soprattutto a causa della carenza di servizi sanitari di base e dell’impossibilità di disporre di acqua pulita.
Il Libano, che ospita circa 1.5 milioni di profughi siriani, ha registrato a febbraio il primo caso di Covid-19 e da allora il numero di casi in tutto il paese è cresciuto in maniera drammatica con il rischio di conseguenze umanitarie molto gravi.
La Fondazione Peter Wallenberg Water for All ha deciso quindi di lanciare l’iniziativa “Emergenza Covid-19”, un progetto aggiuntivo a quelli già in corso, scegliendo di intervenire in aiuto dei rifugiati siriani che si trovano attualmente nel campo profughi a Zahlei, in Libano, dove le condizioni igieniche sono estremamente precarie e l’accesso all’acqua pulita limitato
Grazie a questo progetto, verranno forniti ai beneficiari (circa 22.500 rifugiati) acqua pulita e servizi igienico sanitari attraverso la Croce Rossa svedese e quella libanese. Il progetto che è iniziato a maggio, si concluderà entro dicembre 2020.
Anche Water for All Italia ha aderito a questa richiesta di aiuto insieme a tutte le altre associazioni W4A presenti nel mondo, devolvendo le donazioni dei propri soci raccolte tra gennaio e febbraio 2020 alle quali si aggiungono i contributi delle aziende Epiroc, Atlas Copco Italia ed altre società del Gruppo (che hanno raddoppiato la somma raccolta dai donatori).