La flotta di perforazione di Ensersa comprende i carri di perforazione esplorativa di Atlas Copco. Sono inclusi i carri di superficie Christensen con diverse profondità e capacità e i carri Diamec per lavori di campionamento del nucleo nel sottosuolo. Ma è la versione più recente del carro Christensen, il CT20, che sta dando il più grande contributo al progetto.
All'apparenza, questa unità potente, robusta e piuttosto compatta, in grado di raggiungere profondità di 2450 m (diametro N), sembrava la scelta perfetta. Tuttavia, la squadra di perforazione ha scoperto ben presto che la composizione geologica del territorio a Rio Tinto, principalmente nella cava di Cerro Colorado e nei dintorni, rappresentava una sfida molto più grande di quanto avessero immaginato.
Usando le perforatrici da roccia con profilo diamantato Hobic ed Excore, la maggior parte di fori è stata praticata con il sistema HO wireline. Le rocce e i sedimenti nel sottosuolo, incontrati sotto la superficie, erano duri, diversificati e disseminati di strati di quarzo, in netto contrasto con le colline dolci e ondulate del circostante paesaggio andaluso.
Le dure condizioni di lavoro hanno prodotto un quantitativo eccessivo di detriti di perforazione con il rischio di bloccare il tubo carotiere e aumentare l'usura della batteria di perforazione. Ciò causava anche perdite di acqua e usura eccessiva sulla punta.
Nel tentativo di usare il CT20 al massimo del suo potenziale, Atlas Copco ha organizzato un corso di formazione di una settimana per il personale della Insersa e i tecnici si sono recati sul sito per studiarne le condizioni. La preoccupazione principale era l'usura troppo rapida delle punte e la conseguente sostituzione che creava tempi di fermo troppo lunghi.
Dopo tre giorni, i parametri di perforazione sono stati cambiati su consiglio dei tecnici di Atlas Copco. I giri/min, la velocità di penetrazione e il flusso d'acqua sono stati tutti aumentati. Inoltre, la squadra di lavoro ha migliorato le proprie competenze regolando il tiro e il peso sulla punta (WOB, Weight On Bit) della batteria di perforazione.
Prima dei cambiamenti, i perforatori avevano riportato una durata media della punta di 50–60 m. Dopo l'intervento dei tecnici, la durata della punta è aumentata notevolmente a 240 m. I perforatori hanno iniziato finalmente a raggiungere il proprio obiettivo: più materiale perforato in meno tempo e con una maggiore produttività.