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JennyGreberg, Professore associato in Ingegneria mineraria e delle rocce presso la Luleå University of Technology.

"Se non siamo in grado di farlo noi, nessuno può"

21 marzo 2022

Le sempre crescenti esigenze in materia di sicurezza, di riduzione delle emissioni di carbonio, di efficienza energetica e produttività stanno guidando una transizione tecnologica nel settore minerario. Uno dei principali attori di questo cambiamento di paradigma è NEXGEN SIMS, un consorzio composto da 13 partner, di cui Epiroc è la capofila, promosso dall'UE che si propone di dimostrare l'impegno a lavorare con processi autonomi in ambienti minerari veri entro i prossimi tre anni. Jenny Greberg, Professore associato in Ingegneria mineraria e delle rocce presso la Luleå University of Technology, parla delle speranze che ripone in NEXGEN SIMS.

"LTU, Luleå University of Technology, è la principale università svedese di ingegneria mineraria e delle rocce, che ci rende un partner perfetto per SIMS e NEXGEN SIMS. Spesso lavoriamo in progetti di settore.

 

Il progetto SIMS ha ottenuto ottime valutazioni e tutti i soggetti coinvolti sono stati soddisfatti dei risultati. Da quando il progetto ha superato le aspettative, il consorzio è stato incaricato di seguire e continuare a sviluppare NEXGEN SIMS. La LTU è felice di farne parte anche questa volta.

 

La nostra università contribuirà a una serie di progetti, concentrandosi in particolare non solo sui nostri tradizionali punti di forza nell'ambito della tecnologia e dei processi legati all'industria mineraria, ma anche sulle attività riguardanti l'istruzione, la realtà virtuale e i ruoli professionali dell'industria mineraria del futuro. Le competenze e l'offerta di manodopera saranno fondamentali e dobbiamo sapere come plasmare i futuri esperti dell'industria mineraria. Faremo tesoro di ciò che impariamo nel corso del progetto e lo riporteremo all'università per migliorare l'offerta formativa. Come università dobbiamo essere in prima linea.

"Pensiamo che Epiroc abbia assunto un ruolo importante nel progetto, plasmandolo per stimolare la collaborazione tra il mondo accademico e l'industria. "

Jenny Greberg, Associate Professor in Mining and Rock Engineering at Luleå University of Technology

Un altro obiettivo è quello di realizzare la miniera elettrica e autonoma moderna. Cosa bisogna considerare quando si progettano nuove miniere? Cosa serve per trasformare i vecchi siti? Partecipiamo anche al processo di analisi e valutazione in diversi progetti di lavoro, assicurandoci che sia oggettivo, corretto e poggi su basi scientifiche. La nostra esperienza con SIMS la dice lunga sul fatto che la valutazione dei test e delle simulazioni è estremamente importante.

 

La Svezia è un piccolo Paese a livello globale e in realtà non siamo uno dei principali attori dell'industria mineraria. Tuttavia, siamo leader nell'innovazione e il fatto che ci sia stato affidato questo progetto europeo dimostra che siamo una realtà affidabile. Pensiamo che Epiroc abbia assunto un ruolo importante nel progetto, plasmandolo per stimolare la collaborazione tra il mondo accademico e l'industria. Sono convinto che abbiamo creato un team forte in grado di affrontare le sfide future.

 

Ambiziosi e ben definiti sono gli obiettivi dichiarati nella candidatura UE per ridurre le emissioni e aumentare la produttività e tre anni sono un periodo di tempo troppo breve. Ma abbiamo costruito un grande consorzio. "Se non siamo in grado di farlo noi, nessuno può"

NEXGEN SIMS NEXGEN SIMS è un consorzio di 13 partner che collaborano in un progetto promosso dall'UE che si prefigge lo scopo di sviluppare soluzioni minerarie autonome, sostenibili e a emissioni zero, sulla base del successo del progetto SIMS, condotto dal 2017 al 2020. I partner sono: Epiroc Rock Drills, AFRY – ÅF Digital Solutions, Agnico Eagle Finland, Boliden Mineral, Ericsson, KGHM Cuprum, KGHM Polska Miedź, K+S Minerals and Agriculture, Luleå University of Technology (LTU), LTU Business, Mobilaris MCE, OZ Minerals e RWTH Aachen University. Il progetto ha un budget di 16 milioni di euro e durerà da maggio 2021 ad aprile 2024.

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